domenica 20 febbraio 2011

É DIMOSTRATO CHE IL VIZIO DEL FUMO SIA TENDENZIALMENTE TRASMESSO, RISPETTIVAMENTE DA PADRE A FIGLIO E DA MADRE A FIGLIA.

Natural News 19.02.2011 di Jonathan Benson, tradotto liberamente da Walter Nesci






I figli delle persone che fumano sono maggiormente predisposti, rispetto altri, a farlo loro stessi. Secondo un recente studio pubblicato sul giornale Oxford Bulletin of Economics and Statistics, il genere sessuale ha molta importanza in questo processo di “trasmissione”. Maria Loureriro e il suo team di ricerca dell’Università di Santiago de Compostela, Spagna, ha riscontrato che le abitudini riguardo il fumare, generalmente, sono trasmesse da madre a figlia e da padre a figlio, piuttosto che altre configurazioni.
“I padri trasmettono questa abitudine, in modo statisticamente significativo, ai loro figli maschi e lo stesso si può dire tra madri e figlie” afferma Loureiro che aggiunge “comunque, se una madre fuma non sembrerebbe che influisca sulla probabilità che il proprio figlio fumi e viceversa tra padre e figlia”.
I ricercatori hanno effettuato questa ricerca basandosi sui dati raccolti dal Bristish Panel Surve, tra il 1994 e il 2002, dove vi sono dettagliate informazioni riguardo il livello di consumo di tabacco lungo le diverse generazioni familiari. Sono analizzati sia gruppi familiari dove sono presenti ambedue i genitori sia quelli dove vi è un’unica figura genitoriale. In questo modo, si è potuto vedere come le differenze socioeconomiche possono influire sulle abitudini riguardo il fumo.
I dati hanno rilevato che  per un figlio maschio, i cui genitori ambedue fumano, vi è il 24% di probabilità che abbia  anche lui il vizio del fumo, per una figlia,invece, dato lo stesso scenario, il 23%. Comunque, se nessuno dei genitori fuma, sia per i figli maschi che femmine, vi è il 12% di probabilità che  anche loro fumino. Se il nucleo genitoriale è costituito da un unico rappresentante di sesso femminile, il figlio maschio tendenzialmente è predisposto al fumo per il 32%, la figlia per il 28%.
“Questi risultati sono di estrema importanza  per disegnare un azione di  politica pubblica per combattere il fumo. Le misure  che verranno attuate nei confronti di genitori avranno influiranno anche i loro figli. Le azioni antifumo per i giovani, quindi, dovranno riguardare anche il contesto familiare e sociale dove vivono”

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