giovedì 17 febbraio 2011

SCIENZIATI OLANDESI SPINGONO AFFINCHÉ GLI INSETTI SOSTITUISCANO LA CARNE COME FONTE DI CIBO

 Natural News  26.01.2011 di Jonathan Benson, tradotto liberamente da Walter Nesci





Arnold van Huis e il suo team di ricerca dell’Universita di Wageninghen, Olanda, sono convinti  che gli insetti rappresentano una  risorsa di “cibo sostenibile”, maggiore rispetto a quella dei tradizionali bovini e suini; vogliono che la gente sappia e che sia d’accordo con loro.
Ad una recente conferenza, Huis e i suoi colleghi hanno preparato e fatto provare a 200 assaggiatori, i cosiddetti “guinea pigs”(cavie da laboratorio), delle pietanze a base di insetti. Le prelibatezze includevano praline di vermi, involtini di cavallette, pasticcini con carne di verme.
”Verrà il giorno in cui un Big Mac costerà 120 euro e un Bug Mac (“bug” in inglese significa insetto) 12 euro, quando saranno più numerose le persone  che mangeranno insetti piuttosto che carne”, questo ha proclamato Huis al pubblico aggiungendo anche che "il miglior modo per iniziare è provare una volta"
Il prezzo della carne non diminuirà sicuramente, soprattutto da quando i piccoli agricoltori, sempre di più, allevano i propri bestiami per produrre carne rispettando i criteri (più dispendiosi) di “Slow Food” (associazione internazionale che promuove il cibo sostenibile). Per questo, gli scienziati sono dell'idea che mangiare insetti sarà l’unica via per sfuggire da una prossima crisi alimentare.
Secondo ciò che è emerso da questa conferenza, gli spettatori si sono mostrati molto ricettivi riguardo questa questione, facendo sparire in un batter d’occhio le specialità a base di insetti come  vermi, cavallette e termiti . Gli insetti offerti sono stati allevati da agricoltori olandesi, solitamente usati per realizzare mangime per gli animali, ma una piccola parte di essi sono stati invece trasformati in cibo per gli uomini, considerato in alcuni paesi una vera e propria leccornia.
Secondo i risultati delle ricerche gli insetti sono più ricchi di proteine e richiedono meno costi durante i processi di produzione. In Messico, le popolazioni locali consumano circa 500 tipi diversi di insetti e in Africa 250. Perfino gli occidentali, senza saperlo, assumono 500 grammi all’anno di parti di insetto, residui presenti durante i processi di trasformazione degli alimenti.
Poichè molte persone sono solitamente bloccate psicologicamente all’idea d mangiare un insetto per intero, gli studiosi stanno valutando  diversi metodi per realizzare degli “impasti” affinchè abbiano un gusto molto simile alla carne tradizionale, così i consumatori non possono  notare alcuna differenza.


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